LA LUNA, LA VOLPE E I TRE PENSIERI
Le luci più magiche in montagna le ho spesso trovate in questo periodo, quando il sole scende verso il solstizio d'inverno per poi risalire dal Natale in poi. Nel silenzio più assoluto sono tornato in uno dei luoghi che posso chiamare casa, con vista sulla catena delle Pale. Obiettivo il sorgere della luna piena.
Sarà che era la prima uscita invernale con le ciaspole, ma ho completamente sottovalutato l'attesa in quota al freddo, dimenticando di indossare uno strato termico di base. Insomma, appena dopo il tramonto mi sentivo piuttosto al limite e ho deciso di riporre l'attrezzatura nello zaino e iniziare a scendere.
Non l'avessi mai fatto! La luce rifratta dall'atmosfera ha dipinto nel cielo tonalità multicromatiche con gradazioni di magenta e di azzurro. Sono ritornato di corsa nel punto di scatto prescelto dove spuntavano dalla neve alcune rocce con licheni verdi, rinvigorito dal tanto calore autoprodotto.
E poi è arrivata la luna, prima rischiarando la cresta delle cime e poi spuntando nel buio del cielo.
E dopo la luna, è arrivata anche una volpe, zoppicante e curiosa. L'avevo già incontrata da queste parti, con grande forza e resilienza è ancora qui in queste condizioni, con una zampa mozzata.
E' apparsa dal buio verso la luce della torcia. Si è avvicinata spontaneamente, mi ha fissato dritto negli occhi con uno sguardo diretto e pungente, dolce e sicuro di sé. Mi sono specchiato là dentro e vi ho letto un’unione profonda, chissà magari proprio quello che voleva trasmettermi.
Il primo pensiero che mi è passato in testa è stato “io sono te!”. E il secondo che siamo tutti interconnessi, tutti legati in questa minuscola sfera azzurra che sfreccia nel cosmo attorno al sole.
E il terzo pensiero si è spinto più in alto, o meglio più dentro, verso quella coscienza che ognuno di noi ha e decide come e quanto ascoltarla. Voglio credere che per ognuno di noi sia arrivato il momento della scelta, di uscire dalla sicurezza dell’ombra e di dichiarare alla luce del sole se voglio vivere pienamente o solo sopravvivere, se scelgo di danzare la musica della vita o di conformarmi a ciò che a me sembra follia accettata come normalità.
Grazie del tuo coraggio cara volpe, dote rara e molto contagiosa.